storia


Per noi, questa risorsa diventa un “Parco Locale di Interesse Sovracomunale” da sviluppare sulla base di quanto dispone l’art. 34 della Legge Regionale N. 86 del 1983 “Piano Regionale delle Aree Protette”. All’interno di questo parco i quattro comuni promotori della iniziativa, intendono tutelare le residue prerogative naturalistiche. Grande rilievo verrà dato anche alla valorizzazione dei monumenti storici ed alla cultura locale, che determinano l’identità riconoscibile di un luogo degno di questo nome. I Parchi Locali, istituiti direttamente dalle Amministrazioni Comunali senza imposizioni “calate dall’alto”, non comportano la necessità di imporre nuovi vincoli e restrizioni. Al contrario il campo d’azione si prospetta in positivo, lasciando campo alla possibilità di progettare e di lavorare per l’ambiente. Il parco si andrà realizzando grazie ai contributi, agli approfondimenti, alle idee ed ai progetti, che giungeranno, oltre che dalle amministrazioni comunali, anche dai cittadini, dagli agricoltori, dalle associazioni, dalle imprese e da tutti coloro che hanno interesse ad operare per lo sviluppo del territorio. A Regione e Province spetterà la funzione di coordinare queste iniziative dei Comuni, sostenendole con finanziamenti coordinati attraverso Piani Pluriennali di Intervento, studiati specificamente per ogni singolo PLIS. I Parchi Locali devono aggregare, coinvolgere, lasciare a tutti spazi per operare; l’esplosione di interesse che ha investito i parchi locali lombardi ha determinato una crescita del loro numero negli ultimi anni fino a livelli inaspettati. Si prevede a medio-lungo termine la realizzazione di una rete concatenata di questi parchi, in grado di stabilire un sistema di “corridoi ecologici”, su cui fondare progetti per una qualità ambientale diffusa a livello regionale (rete ecologica lombarda). La politica dei piccoli passi, mantenuta con continuità nel corso di anni, può portare al raggiungimento di obiettivi molto significativi nel recupero dell’equilibrio territoriale. Il successo dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunale rappresenta oggi in nella nostra regione il concreto avvio di un processo di integrazione tra le esigenze della crescita economica e quelle della conservazione, che tiene conto dell’ampio ventaglio di bisogni vitali che fanno capo all’uso delle risorse territoriali. Le Amministrazioni Locali di Cislago, Rescaldina, Marnate e Gorla Minore si sono formalmente impegnate, nell’anno 2004, a costituire un Parco Locale di Interesse Sovracomunale sul terrazzamento ad Est dell’Olona. Il Comune di Cislago, in qualità di capofila, tiene i contatti con i competenti uffici delle Province di Varese e Milano, dopo avere condotto in porto, nel corso dell’anno 2005, la procedura richiesta per il riconoscimento del “carattere di sovracomunalità” del Parco. La somma degli spazi, che i quattro Comuni partecipanti hanno messo a disposizione, forma una entità ecologicamente omogenea e morfologicamente compatta la cui superficie complessiva è di ca. 1270 Ha. Il PLIS si segnala pertanto per l’ampia disponibilità di aree, oltre che per la loro qualità ambientale; Le diverse unità funzionali dell’ecosistema-parco configurano una trilogia di funzioni che si integrano armonicamente tra loro. La selva e lo spazio aperto dei campi si confrontano ed interagiscono generando margini di passaggio dall’una all’altro, che prendono a loro volta una specifica identità ecologica.